Diabete

Quando si rompe l’equilibrio glicemico insorge il diabete…come?

Descrizione

All’interno del nostro sangue è costantemente presente un determinato tasso di glucosio indispensabile per mantenere in funzione il cervello, poiché a differenza di altri organi e dei muscoli non ha la capacità di immagazzinarne per avere una riserva di energia autonoma. La sua quantità è regolata da due ormoni antagonisti: l’insulina ed il glucagone. La prima riduce il tasso glicemico nel sangue immagazzinandolo nel fegato, nei muscoli e nel tessuto adiposo trasformandolo in grassi, il secondo spinge il fegato ed i tessuti adiposi a rilasciare glucosio. Questo delicato sistema mantiene in equilibrio costante la glicemia, ordinando al pancreas di rilasciare insulina dopo i pasti e al fegato di rilasciare glucagone nei momenti di digiuno.

Ogni alimento, in particolare quelli più ricchi in carboidrati, hanno la capacità di innalzare la glicemia. Tale capacità è indicata da un valore che è definito indice glicemico (IG). Non tutti i carboidrati sono uguali: alcuni, quelli ad alto IG, vengono assorbiti velocemente e determinano un aumento rapido della glicemia, altri, a basso IG, rilasciano il glucosio più lentamente e sono generalmente i cibi più ricchi di fibre.

Ma esistono delle patologie che compromettono questo delicato equilibrio insulina-glucagone, come il diabete mellito, un disturbo che inibisce la capacità dell’organismo di utilizzare il glucosio nel sangue.
Nel diabete di tipo 1, il pancreas non produce abbastanza insulina, quindi il glucosio non può essere assorbito dalle cellule per il loro sostentamento.
Nel diabete di tipo 2, l’insulina viene prodotta ma non lavora in modo appropriato e il glucosio non viene assorbito regolarmente dalle cellule.

Entrambi i tipi di diabete producono lo stesso effetto: il glucosio non viene assorbito dalle cellule. Questo è il motivo per cui le persone affette da diabete presentano livelli di glicemia alti. Non assorbendo adeguatamente il glucosio dal flusso sanguigno, le cellule non riescono ad alimentarsi. Indipendentemente dal tipo di diabete che una persona può avere, i diabetici devono controllare i propri livelli di glicemia.

La dieta, l’attività fisica e la conoscenza della malattia sono le basi del trattamento del diabete e spesso le prime raccomandazioni per i soggetti con diabete lieve.
La perdita di peso è importante per i soggetti in sovrappeso. I soggetti che continuano a presentare livelli di glucosio nel sangue molto elevati nonostante i cambiamenti nello stile di vita e quelli con diabete di tipo 1 (indipendentemente dai livelli di glucosio nel sangue) devono seguire anche una terapia farmacologica.
Un piano alimentare ottimale comprende l’abolizione degli zuccheri semplici e di alimenti pretrattati, l’aumento delle fibre assunte con la dieta, la limitazione degli alimenti ricchi di carboidrati e grassi (in particolare grassi saturi). I soggetti che assumono insulina devono ridurre i tempi tra un pasto e l’altro per prevenire l’ipoglicemia.
Sebbene proteine e grassi nella dieta contribuiscano al numero di calorie assunte da una persona, solo il numero di carboidrati ha un effetto diretto sui livelli di glucosio nel sangue. Nel diabete, è importante monitorare l'assunzione di zuccheri e carboidrati, poiché spesso alimenti ricchi di carboidrati come pane bianco, patate e pasta possono aumentare il livello di zucchero nel sangue tanto quanto lo zucchero.

La dieta mediterranea, è stata classificata da molti esperti come la migliore dieta per la gestione e la prevenzione del diabete, grazie alla sua flessibilità e attenzione a frutta e verdura fresca, frutti di mare e cereali integrali. In uno studio del 2014 sulla rivista Diabetes Care, i ricercatori hanno scoperto che la dieta mediterranea ritardava la necessità di farmaci, aumentava la perdita di peso e promuoveva l'aderenza alla dieta più di una dieta a basso contenuto di grassi tra 215 adulti italiani diabetici.
In un'analisi del 2015, i ricercatori cinesi hanno esaminato i dati di nove diversi studi con 1.178 pazienti con diabete di tipo 2. Rispetto ai pazienti di varie diete, quelli sulla dieta mediterranea avevano migliorato il controllo della glicemia, l'IMC e il peso, il colesterolo e la pressione sanguigna.

Fonti

AMD-SID Standard italiani per la cura del diabete mellito 2016
K. Esposito et al., 2014 The Effects of a Mediterranean Diet on Need for Diabetes Drugs and Remission of Newly Diagnosed Type 2 Diabetes: Follow-up of a Randomized Trial Diabet Care DOI: 10.2337/dc13-2899
R. Huo et al., 2015 Effects of Mediterranean-style diet on glycemic control, weight loss and cardiovascular risk factors among type 2 diabetes individuals: a meta-analysis. Eur J Clin Nutr.  doi: 10.1038
D. Sleiman et al., 2015 Effect of Mediterranean diet in diabetes control and cardiovascular risk modification: a systematic review Frontiers doi: 10.3389/fpubh.2015.00069

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