Obesità

Leptina: un ormone che può controllare l’obesità?

Descrizione

Uno dei principali problemi di salute emergenti della nostra società è l’obesità associata a un maggiore rischio di sviluppare diabete mellito di tipo 2, malattie cardiocircolatorie o altre patologie correlate al sovrappeso.
Diversi studi sono stati rivolti alla ricerca di una spiegazione dei meccanismi alla base dell’obesità, nel pathways del metabolismo energetico e della regolazione dell’appetito, scoprendo un ruolo specifico della leptina.
La leptina, (dal greco leptos  che significa “sottile”), è un ormone prodotto da un gene localizzato sul cromosoma 7 e costituito da 167 amminoacidi.

La clonazione di leptina nel 1994 è stata un'importante pietra miliare nella ricerca quando si pensava che l'obesità fosse una condizione causata solo dalla mancanza di carattere e autocontrollo.
Questo ormone  è prodotto principalmente dal tessuto adiposo ed è per questo che i livelli in circolo riflettono la quantità di grasso corporeo e comunicano lo stato di immagazzinamento energetico al cervello.
L'iperfagia, con cui si intende il basso tono del sistema nervoso simpatico e le diminuite concentrazioni circolatorie di ormoni tiroidei bioattivi sono condizioni comuni agli stati di deficit di leptina congenita e di ipolipeminemia in seguito e durante la perdita di peso. Queste condizioni suggeriscono che la principale funzione fisiologica della leptina sia quella di segnalare gli stati di bilancio energetico negativo e diminuzione dei depositi di energia. 

La produzione di leptina è in grado di favorire il mantenimento del peso tramite due meccanismi distinti:
durante gli stati di digiuno diminuisce il livello di leptina in circolo stimolando l’appetito e riducendo il dispendio energetico; mentre dopo il pasto il livello di leptina aumenta significativamente comunicando al cervello che il corpo ha una riserva energetica sufficiente e non è più necessario assumere altro cibo e aumentando il dispendio energetico.
L’espressione e la secrezione della leptina sono regolati da numerosi fattori, come la quantità di tessuto adiposo, la presenza di citochine infiammatorie, di glucocorticoidi e di insulina.

Essendo la quantità di leptina presente in circolo proporzionale alla quantità di tessuto adiposo, il meccanismo fisiologico di quest’ormone dovrebbe impedire che il soggetto aumenti troppo di peso.
Tuttavia Le prime grandi speranze che la leptina potesse curare l'obesità sono state rapidamente smorzate dalla scoperta che nella maggior parte dei soggetti obesi la presenza di un eccessivo quantitativo di leptina, porta ad una leptino-resistenza.

È piuttosto difficile determinare lo stato di bassa sensibilità alla leptina, perché la sua concentrazione aumenta con l’aumento del tessuto adiposo. Per questo motivo la definizione di resistenza alla leptina non può basarsi su una misurazione precisa della quantità di ormone in circolo, ma deve essere definita dall’interazione fra la sua concentrazione in circolo e la risposta del corpo all’ormone (per esempio nell’appetito, nell’alimentazione o nel metabolismo energetico basale).
Altro motivo per cui non è possibile una misurazione precisa è che l’alimentazione è influenzata non solo dall’appetito, ma anche da fattori socio-economici, dalla disponibilità di cibo ed alti fattori emotivi, fisiologici e sociali. Inoltre la produzione di leptina dipende da numerosi fattori fra cui il genere, l’età, l’esercizio fisico, l’alimentazione e la restrizione calorica.

La leptino-resistenza potrebbe essere legata anche a fattori genetici. 
Inoltre alcuni studi hanno rilevato che la somministrazione di leptina in soggetti normopeso ha un effetto minimo, se non nullo, sul peso corporeo, durante una dieta finalizzata al mantenimento del peso. Mentre la sua somministrazione durante la perdita di peso in soggetti obesi, attenua maggiormente la fame, specialmente durante una ingente restrizione calorica, se somministrata in dosi superiori a quelle naturalmente prodotte dall’organismo.

Numerosi studi sono rivoli a strutturare trattamenti farmacologici che sfruttino la leptina non solo per contrastare il sovrappeso e l’obesità, ma anche per normalizzare il comportamento alimentare in genere.
E` fondamentale comprendere a fondo le cause genetiche ed ambientali della variabilità nella risposta al trattamento ed i meccanismi fisiologici che regolano la secrezione e l’efficacia di questo ormone.

Tabelle

Fonti

R. Mazor, et al.,2018. Cleavage of the leptin receptor by matrix metalloproteinase–2 promotes leptin resistance and obesity in mice Sci Transl Med.10(455). doi: 10.1126/scitranslmed.aah6324.

M. Rosenbaum et al., 2014, Role of leptin in energy homeostasis in humans Published J Endocrinol. 223(1): T83–T96. doi:10.1530/JOE-14-0358

H. Münzberg et al., 2015, Structure, production and signaling of leptin Published Metabolism. 64(1): 13–23. doi:10.1016/j.metabol.2014.09.010

Sonne, S. B., Yadav, R., et al., 2017, Obesity is associated with depot-specific alterations in adipocyte DNA methylation and gene expression ADIPOCYTE, VOL. 6, NO. 2, 124–133 doi.org/10.1080/21623945.2017.1320002

H.F. Luglio et al., 2017, The Gene-Lifestyle Interaction on Leptin Sensitivity and Lipid Metabolism in Adults: A Population Based Study Nutrients, 9, 716; doi:10.3390/nu9070716

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