Dieta e Intolleranze

Intolleranza e allergia: quali le differenze?

Descrizione

Allergia e intolleranza sono reazioni molto diverse scatenate dall’assunzione di alcuni alimenti, solitamente crudi in quanto la sostanza incriminata di allergia perde di potere allergenico con la cottura. Alcuni alimenti sono più frequentemente associati ad allergia come la frutta secca e in particolare arachidi, il latte e le uova, mentre nell’intolleranza si parla più spesso di intolleranza al lattosio, lo zucchero del latte e al glutine, una proteina contenuta in grano, segale, orzo e avena.
Tra le reazioni sviluppate nei confronti degli alimenti si possono distinguere quelle di tipo immuno-mediato e quelle di tipo non immuno-mediato.

Le allergie alimentari rientrano nella categoria di tipo immuno-mediato, in particolare coinvolgendo gli anticorpi IgE. Dopo l’ingestione di anche piccole quantità di uno o più alimenti innocui nei soggetti normali, l’organismo reagisce attivando il sistema immunitario che produce anticorpi specifici verso uno o più componenti degli alimenti responsabili. L’allergia alimentare inoltre è più frequente nell’infanzia, soprattutto nei primi tre anni di vita, in persone geneticamente predisposte e in chi è già affetto da altri sintomi di allergia come il raffreddore da fieno o l’asma bronchiale

Le intolleranze alimentari rientrano nella categoria di tipo non immuno-mediato e dipendono da carenze enzimatiche, reazioni verso sostanze farmacologiche naturalmente presenti nell’alimento o, nella maggior parte dei casi, da meccanismi ancora sconosciuti.

In caso di allergia o intolleranza è importante rivolgersi a un medico specialista che, attraverso test standardizzati e riconosciuti dall’OMS oltre alla collaborazione con altri specialisti se necessario, fornirà la diagnosi corretta. E’ importante seguire un piano alimentare equilibrato affidandosi ad uno specialista nel settore che possa valutare la eliminazione di alcuni alimenti e la sostituzione con altri che ne bilancino il valore nutritivo per evitare carenze. È importante non eliminare autonomamente gli alimenti che disturbano l’organismo basandosi solo sui sintomi o sensazioni personali perché c’è il rischio di non fornire all’organismo sostanze fondamentali per il funzionamento di tutti gli organi e provocare danni derivanti che possono portare a malattie anche gravi.

Le più comuni intolleranze sulle quali sono disponibili dati diagnostici precisi sono certamente la malattia celiaca (intolleranza al glutine), l’intolleranza al lattosio (per deficit dell’enzima lattasi) e l’intolleranza a sostanze ad azione farmacologica presenti nei cibi o a sostanze il cui rilascio nell’organismo è indotto dai cibi stessi (alimenti istamino-liberatori).

Fonti

Wioletta Agnieszka Żukiewicz-Sobczak et al ., 2013. Causes, symptoms and prevention of food allergy. Postep Derm Alergol XXX, 2: 113–116 DOI: 10.5114/pdia.2013.34162

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